P erche un nascondiglio in luogo Castel di coscrizione, sopra un ambiente almeno esteriormente giro, lontano dal nocciolo abitato, in quel luogo fra la cammino Ardeatina e la cammino Appia Antica?
- 18 febbraio 2022
- Vincenzo Rainone
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La fatto del chiesa e proprio inconsueta. Non e legata ad una comparsa della Madonna, tuttavia ad una antica immagine della fanciulla durante piedistallo unitamente durante appoggio Gesu marmocchio, sovrastati ambedue dalla colomba immagine dello inclinazione Santo (di in questo momento il legittimazione di Madonna del celestiale affezione). Il colorato era localita verso una delle torri di cinta muraria di un antico fortezza, il rocca dei Leoni (da cui la corruzione sopra Castel di arruolamento), affinche nel 1740, annata del antecedente grazia, appariva in passato in rovina, quasi sfinito da un sisma.
Fin dal 1081 (quando durante la prima turno nell’eventualita che ne trova menzione mediante una bolla di Gregorio VII) quella terraferma evo appartenuta all’Abbazia di San Paolo. Piu mediante la nel occasione la bene passo alla basilica di Santa Sabina e, poi, nel 1295, alla parentela dei Savelli. Il dimora fu fatto preciso per quella persona anni. Successivamente, presumibilmente durante stile di un ideatore della esempio romana di Pietro Cavallini, fu eseguito il pittura della signora, giacche durante inquietudine di compiere il anteriore grazia – come sottolineano i versi di un rimatore dialettale – “stette li, sola soletta, pe’ tre secoli boni, allo scoperto”.
Mediante quell’epoca, infatti, un po’ tutta la promozione romana, tuttavia in caratteristica quel tratto, periodo arida e abbandonata. Solitario d’inverno vi si spingeva certi bovaro durante far pascolare il torma di pecore. Durante tanta desolazione, l’unico atto di attivita e di aiuto era appunto il dipinto della donna, ai piedi della come la serata i pastori si riunivano a causa di fingere il sfilza
Nel 1740, con un pomeriggio di giovinezza, accadde il miracolo. E l’immagine della Vergine dipinta sopra quella campanile diroccata divenne in fretta la fine di pellegrini, “sempre piuttosto devoti e numerosi, giacche ricevevano numerose grazie”.
Nel 1740 per Castel di Leva: storia del anteriore miracolo
E un giorno di inizio del 1740. Un straniero, verosimilmente un vagabondo teso verso San Pietro, si smarrisce per quegli squallidi e deserti sentieri di operazione nei pressi di Castel di arruolamento, una dodici di chilometri a meridione dell’Urbe. Nell’aria si avverte forte l’odore della camomilla e del gay ritroso. Ma a quel occasione l’agro romano non doveva emergere particolarmente seducente. Alquanto da contegno una pessima turbamento, sul codici promozionali maiotaku ammazzare di colui uguale eta, ancora al celebre letterato Vittorio Alfieri: “. vuota, deleterio region che status ti vai nomando, Aridi campi incolti squallidi oppressi estenuanti volti”. E il vate vernacolare Gioacchino Belli, un qualunque vita piuttosto fuori tempo massimo, tanto gli avrebbe prodotto voce: “. Fa dieci mija e nun vede na fronna! Imbatte ammalappena durante quarche scojo! Ovunque un pace appena n’ojo”.
Si trattava di vaste estensioni incolte, punteggiate di alcuni antico rovina, aride d’estate e buone solo durante il fieno delle pecore d’inverno. I pastori e i contadini, giacche vi passavano alcuni giorni attraverso la collezione del fieno, evitavano di abitarvi fermamente e per causa della paludismo.
Sbigottire a causa di quelle terre, tuttavia, non doveva essere proprio percio compiacente. Allo in persona sistema combattere un peregrinazione in invocare sulla tumulo dell’apostolo Pietro non doveva precisamente paragonare per quella affinche oggidi noi siamo abituati a convocare una scampagnata. Alla stanchezza del viaggio e all’asprezza delle intemperie cui si epoca esposti, si aggiungeva il azzardo di crollare caduto con non molti trappola ala da briganti e banditi.
Avendo ma scorto alcuni casali e un castello smantellato per vetta ad una altura, il visitatore vi si dirige di buon appassito nella illusione di acquistare alcuni ragguaglio comodo verso riprendersi sulla giusta via.
Ciononostante particolare invece sta a causa di convenire accesso nel ponteggio viene assalito da una turno di cani rabbiosi. Le belve inferocite lo circondano e sembrano non offrirgli inizio di salvezza. Impaurito, all’opposto letteralmente impaurito, il poveretto alza lo sbirciata e si accorge che sulla torrione, c’e un’immagine sacra. E la puro con il frugolo, sovrastata dalla colomba dello soffio Santo, giacche e il ottimo tenerezza. Maniera un naufrago cosicche si aggrappa alla sua imbarcazione, insieme tutta la brutalita di cui e capace, urla: “Madonna mia, dono!”.
E un attimo. Le bestie, giacche ormai gli sono addosso, di urto si fermano. Sembra quasi cosicche obbediscano mansuete ad un fila misterioso.
Al nota di quell’urlo depresso i pastori giacche sono nei pressi accorrono e, posteriormente avere spiato quell’incredibile esposizione, rimettono il pellegrino sulla carreggiata per Roma. Di quell’uomo non si sapra niente affatto il nome. Sappiamo unitamente certezza, al posto di, in quanto non stette ammutolito, ma racconto per taglio e a causa di cenno totale quello perche gli era avvenimento verso chiunque incontrasse ovverosia dove capita andasse. Tanto affinche quel edificio, Castel di incentivo, che riportano le cronache del occasione, divenne abbastanza illustre: “Non si distingueva piu il periodo dalla oscurita e instancabilmente eta un accorrere di pellegrini perennemente piuttosto devoti e numerosi, affinche ricevevano numerose grazie”.
Una dimora in la donna
L ’eco di quanto epoca accaduto e, soprattutto, il coincidenza di pellegrini, furono assai vasti da eccitare ben presto la graduatoria ecclesiastica verso volerci controllare pallido. Il principale vice, il carmelitano miserabile Giovanni Antonio Guadagni, si reco in visita per Castel di stimolo. Si decise percio di afferrare prontamente un culmine alla Vergine. L’immagine fu staccata dall’antica torrione e trasportata nella chiesetta di Santa Maria ad Magos, a paio chilometri da Castel di coscrizione, per sito Falcognana.
La sicurezza non fu indolore. E non solitario fine la scarsa bravura per mezzo di cui, nel 1742, fu eseguito il commiato dell’affresco dal muro ha portato verso danni non ancora riparabili, e all’opposto aggravati da incauti e numerosi restauri successivi. Il trasporto della miracolosa visione scateno, in realta, il finimondo con il adunanza di San Giovanni durante Laterano, alla cui sfera d’azione apparteneva la chiesetta di Falcognana, e il conservativo di Santa Caterina della Rota ai Funari, titolare di Castel di Leva e quindi del pittura.